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I programmi

PROGRAMMA EUROPEO E NAZIONALE A FAVORE DELL’ OCCUPAZIONE GIOVANILE

Fondi-Europei

Quali sono gli obiettivi a favore dei giovani perseguiti in ambito europeo?

A livello europeo, in questo ambito, si fa riferimento al FSE (Fondo Sociale Europeo), cioè uno dei cinque Fondi strutturali e di investimento europei (ESIF) che, dal 2014, operano all’interno di un quadro comune e perseguono obiettivi politici complementari.

Questi fondi rappresentano la principale fonte di investimenti a livello dell’ Unione Europea per aiutare gli Stati membri a ripristinare e incrementare la crescita e assicurare una ripresa nell’ambito

dell’ occupazione, garantendo al contempo lo sviluppo sostenibile.

Pertanto, il FSE prevede:

 

  • incremento di investimenti in capitale umano tramite una quota minima garantita dell’FSE nell’ambito dei finanziamenti della politica di coesione in ciascuno Stato membro; ciò vuol dire che, considerando la dotazione speciale di 3 miliardi di euro per l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile, la somma investita nei cittadini europei nei prossimi 7 anni supererà i 80 miliardi di euro (si vedano le dotazioni per paese);

 

  • maggiore attenzione alla lotta alla disoccupazione giovanile, al fine di aiutare i giovani disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione ,nelle regioni con un livello di disoccupazione giovanile superiore al 25%. Saranno erogati almeno 6,4 miliardi di euro a sostegno degli sforzi profusi dagli Stati membri per avviare i programmi di attuazione della garanzia per i giovani;

 

  • stanziamento di almeno il 20% dei finanziamenti a favore dell’inclusione sociale, le persone in difficoltà e chi appartiene a gruppi svantaggiati riceveranno maggiore sostegno affinché possano usufruire delle stesse opportunità riservate agli altri di integrarsi nella società.

Quali sono gli obiettivi dell’FSE nel periodo 2014-2020?

Inserimento lavorativo:

l’FSE collaborerà con le organizzazioni di tutta l’UE per avviare progetti mirati a formare i cittadini e ad aiutarli a trovare un’occupazione, fornendo appoggio anche le iniziative tese a sostenere gli imprenditori tramite fondi di avviamento e le aziende che devono affrontare una riorganizzazione o la mancanza di lavoratori qualificati. In particolare, aiutare i giovani a entrare nel mercato del lavoro costituirà una priorità assoluta dell’FSE in tutti gli Stati membri.

Questi progetti concreti stanno assistendo i giovani nel passaggio dalla scuola al lavoro, grazie al supporto di attività quali stage e tirocini. Sono inoltre disponibili programmi di coaching e corsi di formazione professionale dedicati ai giovani senza qualifiche o scarsamente qualificati. Stando alle previsioni, queste misure dovrebbero fare salire il tasso di occupazione nazionale al 67% entro il 2020.

Inclusione sociale:

garantendo indipendenza e sicurezza, con conseguente sviluppo del senso di appartenenza, attraverso l’assicurazione ai cittadini di un posto di lavoro. L’FSE continuerà a finanziare migliaia di progetti che mirano a fornire alle persone in difficoltà e a chi appartiene a gruppi svantaggiati le competenze necessarie per trovare lavoro e usufruire delle stesse opportunità riservate agli altri.

Istruzione migliore:

l’FSE finanzia in tutta l’UE iniziative volte a migliorare l’istruzione e la formazione e ad assicurare che i giovani completino il loro percorso formativo e ottengano competenze in grado di renderli più competitivi sul mercato del lavoro.

In proposito, uno degli scopi prefissati è la riduzione del tasso di abbandono scolastico e il miglioramento delle opportunità di istruzione professionale e universitaria.

Oltre 2,8 milioni di studenti trarranno vantaggio da queste misure, complementari agli investimenti effettuati del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) per la costruzione di nuovi edifici e laboratori scolastici. Con l’intento di consolidare le competenze della forza lavoro, le misure dell’FSE offrono pari accesso alla formazione permanente a tutte le fasce d’età.
Una pubblica amministrazione migliore:

l’FSE asseconderà gli sforzi profusi dagli Stati membri per il miglioramento della qualità della governance e dell’amministrazione pubblica e sosterrà le loro riforme strutturali dotandoli delle capacità amministrative e istituzionali necessarie.

 

 

Perché questo intervento a favore dei giovani?

I giovani che hanno abbandonato gli studi e cercano lavoro possono incontrare grandi ostacoli, per motivi di varia natura. La crisi economica e finanziaria, inoltre, ha sensibilmente inasprito i tassi di disoccupazione in questo gruppo.

Per questo, l’ FSE destina ingenti risorse per aiutare i giovani a muovere i primi passi nel mercato del lavoro.

Inoltre, i giovani europei di età compresa tra i 15 e i 29 anni sono circa 94 milioni e molti stanno ancora frequentando scuole e università o seguendo corsi di formazione, rispetto ad altri che hanno già trovato lavoro.

Molti, tuttavia, sono disoccupati o addirittura hanno perso le speranze di trovare un’occupazione.

In tutta Europa, l’ FSE sta finanziando migliaia di progetti e programmi per aiutare i giovani a ottenere il know-how e le opportunità necessarie per entrare nel mondo del lavoro.

Particolare attenzione è dedicata ai giovani cosiddetti NEET (not in employment, education or training, ovvero occupati iscritti a corsi di istruzione o formazione).

I giovani possono contare su un sostegno aggiuntivo tramite l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile (Youth Employment Initiative, YEI), che prevede un minimo di 6 miliardi di euro da destinare alle regioni e alle persone maggiormente colpite dall’inattività e dalla disoccupazione giovanile. La YEI si concentra sui NEET e sulle regioni con un tasso di disoccupazione giovanile superiore al 25% e mira a garantire che, nelle zone in cui le necessità sono particolarmente pressanti, il livello di sostegno per giovane sia davvero sufficiente a fare la differenza.

La YEI amplificherà il sostegno fornito dall’FSE per l’attuazione della garanzia per i giovani, con cui si intende assicurare che i giovani fino a 25 anni di età beneficino di offerte di lavoro qualitativamente buone, di formazione continua e di un apprendistato o tirocinio entro quattro mesi dall’uscita dal ciclo scolastico o dall’inizio del periodo di disoccupazione. Parallelamente, l’FSE eroga importanti finanziamenti per la riforma strutturale e per gli investimenti nel futuro dei giovani e dell’economia, necessari e a lungo termine.

Esempi di progetti

http://ec.europa.eu/esf/main.jsp?catId=46&langId=it&theme=534

 

Che tipi di vantaggi sono perseguiti?

Molte attività dell’FSE offrono opportunità di formazione per dotare i giovani disoccupati delle competenze e delle qualifiche necessarie sul mercato del lavoro, comprese le sempre più richieste competenze “verdi”. Dal momento che i giovani scarsamente qualificati hanno più probabilità di essere disoccupati, i progetti loro dedicati si concentrano sull’offerta di competenze professionali utili a trovare un’occupazione stabile.

 

Come vengono perseguiti questi vantaggi?

I giovani, in alcuni casi, non sanno bene come muoversi per trovare lavoro. I progetti dell’FSE li sostengono tramite una fase di orientamento professionale individuale, insegnando loro a redigere un CV e preparandoli a sostenere un colloquio di lavoro. Spesso, inoltre, li seguono durante tutto il processo di ricerca di un posto di lavoro fino ai primi mesi di inserimento.

Gli apprendistati e i tirocini sono estremamente incoraggiati, spesso parallelamente a corsi di formazione. Collaborando con i potenziali datori di lavoro e, spesso, fornendo assistenza finanziaria, i programmi dell’FSE assicurano a decine di migliaia di giovani la possibilità di inserirsi nel mercato del lavoro e di ottenere competenze ed esperienze lavorative preziose. Tali iniziative migliorano le prospettive occupazionali e sfociano frequentemente in contratti a tempo indeterminato.

Al centro delle attività dell’FSE troviamo anche la mobilità: infatti, una serie di progetti offre ai giovani competenze linguistiche e tirocini all’estero per aiutarli a spostarsi all’interno dell’UE in luoghi in cui le loro qualifiche e le loro competenze sono richieste.

 

 

E IN ITALIA?

L’Italia sta utilizzando i finanziamenti dell’FSE per incrementare le opportunità lavorative (in particolare per i giovani), aiutare i gruppi svantaggiati, affinare le competenze della forza lavoro, potenziare i sistemi nazionali di istruzione e formazione e migliorare le capacità amministrative.

L’FSE sostiene l’occupazione in Italia e in tutta Europa, aiutando le persone a trovare posti di lavoro migliori e garantendo opportunità professionali e standard di vita più equi a tutti i cittadini dell’UE. Per farlo, sta investendo nel capitale umano europeo, ossia i lavoratori, i giovani, i gruppi svantaggiati e tutti coloro che stanno cercando un impiego. Nelle città, nei paesi, nelle comunità rurali e nei quartieri europei sono già attive decine di migliaia di progetti FSE, che stanno stimolando l’aumento di competenze, occupazione e qualifiche, al fine di creare una società più inclusiva per tutti i cittadini europei.

Per combattere il fenomeno della disoccupazione giovanile il Governo ha varato il Piano nazionale di implementazione della Garanzia Giovani, in attuazione della Raccomandazione del Consiglio UE del 22/4/2013 sull’istituzione di una garanzia giovani, che è stato trasmesso alla Commissione europea lo scorso dicembre 2013.

Destinatari degli interventi del Piano sono giovani NEET (not in employment, not in education, not in training) di età compresa tra i 15 – 29. Il Piano rappresenta uno strumento di occupabilità e di attivazione per tale platea di giovani NEET. In tale documento strategico è stata prevista l’attuazione della Iniziativa Occupazione Giovani mediante l’adozione di un Programma Operativo Nazionale (PON).
Il PON “Iniziativa Occupazione Giovani” a titolarità del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali adottato con Decisione della Commissione C(2014)4969 dell’11 luglio 2014 intende affrontare in maniera organica e unitaria una delle emergenze nazionali più rilevanti: l’inattività e la disoccupazione giovanile.
A tal proposito, il PON “Iniziativa Occupazione Giovani” si inserisce nelle strategie di contrasto alla disoccupazione giovanile tracciate a livello europeo, e concretizzatesi nella Raccomandazione del Consiglio del 22 aprile 2013 che invita gli Stati membri a mettere a punto un sistema di offerta tempestiva di studio o lavoro ai giovani di età inferiore ai 25 anni, con l’obiettivo di prevenire il rischio di disoccupazione di lunga durata. Con riferimento a quanto previsto nell’Accordo di partenariato, il PON si attua nell’ambito dell’ Obiettivo tematico di riferimento 8 “Promuovere l’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori”, della Priorità FSE “Integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani, in particolare quelli che non svolgono attività lavorative, non seguono studi né formazioni, inclusi i giovani a rischio di esclusione sociale e i giovani delle comunità emarginate, anche attraverso l’attuazione della garanzia per i giovani” ed è strutturato in un unico asse, l’Asse prioritario:“Occupazione”.
Il programma si applica a tutto il territorio nazionale ed individua le Regioni come organismi intermedi, con la sola esclusione della Provincia autonoma di Bolzano.
Gli interventi attivabili di politiche attive con risorse dell’ Iniziativa a favore dell’Occupazione dei Giovani sono:

Accoglienza,

Presa in carico,

Orientamento,

Formazione,

Accompagnamento al lavoro,

Apprendistato,

Tirocini,

Servizio civile,

Sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità,

Mobilità professionale transnazionale e territoriale,

Bonus occupazionale.

Con la versione finale del Programma Operativo nazionale Iniziativa Occupazione Giovani per il sostegno del FSE e dell’iniziativa per l’occupazione Giovanile (IOG) ai fini dell’obiettivo “Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione” per il periodo 1 gennaio 2014 – 31 dicembre 2015, sono state approvate, le ragioni della scelta dell’obiettivo tematico, gli elementi integrativi all’asse prioritario, gli elementi del piano finanziario, la valutazione del rispetto della condizionalità ex antedata dall’accordo di partenariato.

In particolare, in data 11 luglio, La Commissione Europea ha adottato alcuni elementi del programma operativo nazionale per l’implementazione dell’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile in Italia, nel contesto dell’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile, con una dotazione di 6 miliardi di euro di cui possono beneficiare 20 Stati. Nell’ambito di questo programma l’Italia mobiliterà 1,5 miliardi di euro da diverse fonti, tra cui 1,1 miliardi di euro a valere sul bilancio europeo (iniziativa a favore dell’occupazione giovanile e Fondo sociale europeo) per aiutare i giovani a trovare lavoro.

L’Italia è il secondo maggior destinatario di finanziamenti a titolo dell’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile (più di 530 milioni di euro) che verranno utilizzati in quasi tutte le regioni italiane sotto il coordinamento del Ministero del Lavoro.

Fonti

٠ Documento ufficiale relativo al PON Iniziativa Occupazione Giovani 2014-2015;

٠ Decisione di esecuzione della Commissione C(2014) 4969 dell’11 luglio 2014.

٠ www.garanziagiovani.gov.it.