LAVORO STAGIONALE
Il lavoro stagionale è un’attività lavorativa a tempo determinato che si svolge soltanto in specifici periodi dell’anno.
Per cercare un lavoro stagionale è necessario muoversi per tempo, con alcuni mesi di anticipo rispetto al periodo in cui si è effettivamente disponibili: il periodo migliore per iniziare la ricerca di un lavoro estivo è marzo; per il periodo invernale è settembre.
I fattori basilari da considerare nel caso si fosse interessati a svolgere un lavoro stagionale, sono:
Settori
I settori nei quali è più facile inserirsi e i profili professionali maggiormente richiesti sono:
Per vedere un elenco abbastanza corposo di Agenzie di animazione turistica potete collegarvi al sito http://www.animazione-turistica.it
In cosa consiste il lavoro stagionale?
Il lavoro stagionale è un lavoro a tempo determinato che si svolge prevalentemente durante specifici periodi dell’anno.
La richiesta di lavoratori stagionali è legata ad attività che si svolgono esclusivamente in determinati mesi, per questo motivo ogni stagione ha i suoi settori privilegiati, la maggior parte delle richieste in ogni caso riguarda i settori agricolo e turistico alberghiero.
Per cercare un lavoro stagionale estivo devi muoverti per tempo, con alcuni mesi di anticipo rispetto al periodo in cui sarai effettivamente disponibile: i mesi migliori per iniziare la ricerca sono febbraio – marzo. La ricerca di lavoro richiede tempo, risorse, molta buona volontà e costanza.
Per essere assunti occorre aver compiuto 16 anni e dimostrare di aver osservato per almeno 10 anni le norme sull’obbligo scolastico. Nonostante ciò, la gran parte dei datori di lavoro preferisce assumere personale maggiorenne.
Normalmente, a un lavoratore stagionale viene richiesto un impegno costante e continuativo per tutta la durata del contratto, che può variare dai 15 giorni ai 4 mesi. È importante non confondere la ricerca di un lavoro stagionale estivo con quella di un lavoro occasionale, che ha forme contrattuali saltuarie e una minore richiesta d’impegno.
Contratto
Il contratto deve sempre essere stipulato in forma scritta e deve essere letto con molta attenzione prima di essere firmato. Deve contenere sempre l’indicazione della mansione che si andrà a svolgere in modo da evitare di ritrovarsi a fare lavori differenti rispetto a quelli per cui si è stati assunti.
È importante anche chiarire la retribuzione, gli orari di lavoro, il luogo, i turni, i riposi e il trattamento in caso di straordinari.
Se il lavoro comporta l’alloggio lontano da casa, fare molta attenzione che venga specificato se le spese di vitto e alloggio e di viaggio siano a carico del datore di lavoro o che sia garantito un rimborso spese.
Dubitate di periodi di prova troppo lunghi (la prova deve essere contemplata nel contratto di lavoro e non è un periodo da fare “in nero” prima della firma del contratto) e di datori di lavoro che richiedono soldi sotto forma di corsi a pagamento (la formazione aziendale non è mai a pagamento).
Il contratto di lavoro più frequentemente applicato è quello a tempo determinato, sia nel turismo che nell’agricoltura: è un contratto di lavoro subordinato con la caratteristica principale che la conclusione del contratto avviene al raggiungimento del termine fissato dalle parti.
Per attività lavorative occasionali di breve durata è anche possibile che venga proposto un pagamento attraverso i voucher per il lavoro occasionale.
Come candidarsi?
La candidatura per qualsiasi lavoro tu voglia fare quest’estate, prevede un curriculum vitae.
Nella maggior parte dei casi verrà richiesto di inviare il tuo cv via e-mail, se si risponde ad un annuncio, ma anche se ci si autocandida. È necessario accompagnarlo ad una lettera di presentazione che corrisponderà al corpo della mail.
Quali lavori si possono svolgere?
Durante il periodo estivo, le strutture turistico – alberghiere (alberghi, campeggi, ostelli, stabilimenti balneari, residence, ecc.) e della ristorazione (ristoranti, bar, gelaterie, pizzerie, ecc.) assumono lavoratori stagionali.
Le figure generalmente richieste sono varie: addetti alla segreteria e reception, barman, camerieri, aiuto cuochi e pizzaioli, esperti di animazione e accoglienza, babysitter e addetti all’animazione, addetti all’accompagnamento dei gruppi e ai servizi turistici, hostess, bagnini per gli stabilimenti balneari, addetti alla manutenzione della spiaggia, addetti alle pulizie, facchini, guardiani notturni, addetti alla security, operatori per le attrazioni, manutentori per il buon funzionamento delle attrezzature della struttura (operai, elettricisti, idraulici…), ecc.
Inoltre, sono molte le opportunità di lavoro delle agenzie di animazione e tour operator che selezionano animatori o personale da impiegare nei villaggi turistici e in centri di vacanza, sia per la stagione estiva che per quella invernale.
È fondamentale mantenersi aggiornati rispetto alle competenze necessarie per svolgere una determinata mansione. Ad esempio la conoscenza delle lingue, soprattutto della lingua inglese, costituisce un requisito indispensabile per tutti coloro che sono in contatto con la clientela straniera.
Oppure, per il personale addetto alla produzione e la vendita di sostanze alimentari, la legge Regionale 41/2003 ha previsto la sostituzione del libretto sanitario con procedure di formazione ed informazione. Il percorso formativo obbligatorio, serve ad acquisire le conoscenze fondamentali e le relative competenze sui principali rischi di ordine microbiologico, chimico, fisico, che esistono nei processi di preparazione, conservazione e distribuzione degli alimenti. I corsi vengono organizzati da alcuni centri di formazione professionale e da enti autorizzati dalla Regione Veneto. Il corso ha la durata di 3 ore, deve essere fatto entro 1 mese dall’assunzione, ha un costo di 50 euro e deve essere rinnovato ogni 3 anni.
Ecco un breve elenco di mansioni tipiche:
Si occupa dell’organizzazione e realizzazione di attività ricreative, sportive, ludiche e artistiche per intrattenere gli ospiti presenti in strutture vacanziere: villaggi turistici, alberghi, navi da crociera, campeggi e stabilimenti balneari. Può specializzarsi in una determinata funzione (per esempio istruttore sportivo o responsabile di laboratori artistici), oppure ricoprire più ruoli, ma deve essere in grado di svolgere attività diverse quando richiesto. Si tratta di una professione coinvolgente e impegnativa, con un orario di servizio molto esteso: l’animatore deve essere a disposizione degli ospiti per la maggior parte del tempo della giornata.
È il professionista che opera nel settore delle attività di intrattenimento e spettacolo. Può lavorare come conduttore di programmi radiofonici (e televisivi) oppure in discoteca, supervisionando gli impianti audio e le luci e proponendo una scaletta di brani opportunamente selezionati e da lui mixati, in base ai gusti e ai desideri del pubblico. Un’ulteriore alternativa è offerta dai villaggi turistici: qui il disc jockey, oltre al lavoro di consolle, organizza spettacoli musicali, giochi e animazione in genere.
Occorre possedere una grande conoscenza tecnica e avere non solo una competenza specifica del proprio settore musicale di interesse, ma anche di tutti gli altri.
Il DJ deve saper utilizzare le apparecchiature e catalogare i ritmi, impostare le scalette dei programmi e montare basi musicali. È fondamentale conoscere anche tutti gli strumenti informatici e di trattamento del suono.
Le possibilità di lavorare e di specializzarsi sono numerose. Si può iniziare il percorso diventando DJ da discoteca oppure tentare la strada della conduzione di programmi radiofonici.
L’attività può essere svolta in modo autonomo o come dipendente di emittenti radiofoniche, di locali o presso villaggi turistici.
Sono le figure più richieste nell’ambito della ristorazione. Il cuoco, o chef, è il responsabile della cucina in ogni suo aspetto. Si occupa dell’elaborazione e della preparazione dei pasti all’interno di imprese ristorative di qualsiasi tipologia e a qualsiasi livello di servizio. Ha numerose competenze che vanno dall’organizzazione delle fasi di preparazione dei cibi, agli acquisti, fino al coordinamento del personale che lavora nelle cucine. Progetta e definisce i menù, tenendo conto della tipologia della clientela, dello stile dell’azienda, dei criteri di costo stabiliti e della fornitura del magazzino.
Insieme ai suoi collaboratori si occupa degli acquisti: contatta i fornitori, stabilisce i tempi di consegna, verifica che le merci in entrata siano fresche e corrispondenti alla sua richiesta, provvede all’immagazzinamento dei prodotti. Gestisce le scorte alimentari ed è responsabile della compilazione puntuale di un inventario.
Coordina le modalità di preparazione dei piatti e, sempre in base alle dimensioni dell’impresa per la quale lavora, prepara egli stesso più o meno frequentemente i piatti più elaborati. Provvede, infine, al riassetto delle cucine e alla supervisione della pulizia della strumentazione di lavoro.
Dirige le prestazioni del personale a lui affidato e controlla i tempi di esecuzione del lavoro.
In base alla tipologia dell’esercizio ristorativo in cui opera e dei servizi offerti, può svolgere sia mansioni a carattere tecnico-esecutivo sia quelle a carattere più organizzativo. Il pizzaiolo ha responsabilità simili al cuoco, benchè limitate alla preparazione delle pizze. Intorno a queste due figure ruotano una serie di collaboratori in formazione o con responsabilità minori: lavapiatti, aiuto cuochi/pizzaioli, apprendisti, camerieri.
Il barista è specializzato nella preparazione e nella somministrazione di cibi e bevande all’interno dell’esercizio commerciale in cui lavora. Svolge la propria attività presso bar, ristoranti, alberghi, centri turistici, imprese di ristorazione collettiva o imprese di catering. Le sue mansioni dipendono dalla tipologia e dalle dimensioni del locale e dal personale impiegato. Si può occupare del lavoro dietro il banco del bar, della cassa, del servizio ai tavoli, degli acquisti, della gestione del magazzino, dell’organizzazione del lavoro nelle varie fasi della giornata, della pulizia del locale e di tutte quelle attività fondamentali per la conduzione di un bar.
Il barman è il professionista specializzato nella miscelazione delle bevande e nella preparazione di cocktail, aperitivi e long drink e deve avere un’approfondita conoscenza delle merci e dei prodotti che si troverà a utilizzare (conoscenza merceologica).
Il barman qualificato lavora in proprio o in strutture di prestigio collegate in particolare con i settori del turismo, grandi alberghi, villaggi, navi da crociera, discoteche, american bar e serve una clientela selezionata.
Per entrambi i profili è importante avere un ottimo approccio con il cliente ed elevate capacità di relazione interpersonale.
Coordinano l’attività ricettiva di alberghi, residence, campeggi e villaggi turistici.
Si occupano dell’accoglienza degli ospiti, registrazione degli ingressi, assistenza durante il soggiorno e informazioni pratiche circa i servizi offerti dalla struttura, le mete turistiche, i mezzi di trasporto. Si occupano dei depositi, del cambio di valuta e delle operazioni di pagamento. Verificano la disponibilità quotidiana delle stanze, gestisce le prenotazioni e risponde alle richieste di informazioni.
Il servizio di reception comprende inoltre la portineria, il centralino, il servizio di vigilanza, il portierato notturno e il servizio di segreteria. Quest’ultimo include la tenuta dei registri e delle rubriche delle presenze degli ospiti, la tenuta dei registri delle presenze del personale in servizio presso la struttura ricettiva, lo smistamento delle telefonate e di eventuali reclami.
Nelle strutture ricettive di piccole dimensioni il receptionist può anche occuparsi della promozione della struttura stessa.
È il professionista che accompagna persone singole o gruppi nei viaggi attraverso il territorio nazionale o all’estero, per conto di un tour operator, e si assicura che il viaggio si compia come programmato. Oltre a occuparsi di tutte le formalità di carattere doganale e amministrativo e degli eventuali problemi monetari, l’accompagnatore fornisce le informazioni necessarie per il viaggio e il soggiorno nei luoghi di destinazione, provvede alla sistemazione negli alberghi prenotati, si occupa delle richieste dei viaggiatori, raccoglie i reclami di chi non è soddisfatto e cerca di favorire una buona armonia di gruppo. Inoltre fornisce informazioni e notizie di interesse turistico sulle zone di transito, al di fuori dell’ambito di competenza delle guide turistiche.
Infine, l’accompagnatore deve saper affrontare e risolvere ogni tipo di situazione, comprese le emergenze e i contrattempi (ad esempio voli cancellati, bagagli smarriti, furti, malattie), conoscere bene le procedure nazionali e internazionali e stabilire i contatti con ambasciate, consolati e uffici di polizia competenti.
Si possono distinguere varie modalità di svolgimento di questa professione:
È guida turistica chi, per professione, accompagna persone singole o gruppi di persone nelle visite a opere d’arte, musei, gallerie, scavi archeologici, illustrando le attrattive storiche, artistiche, monumentali, paesaggistiche e naturali. Possiede normalmente una qualificazione specifica per un determinato territorio (area-specific qualification). Tale qualificazione è rilasciata e/o riconosciuta dall’autorità competente del Paese visitato”.
Una volta concordato il percorso turistico-culturale nella provincia di competenza, il compito della guida è accogliere i turisti e “dirigerli” nei luoghi da visitare, fornendo informazioni storiche e culturali dei singoli monumenti e dell’area circostante.
Alla guida è richiesto anche di saper conversare in lingua e gestire il gruppo che accompagna.
La guida turistica, oltre a monumenti e musei, può essere chiamata a illustrare attività culturali, folcloristiche, di spettacolo e altre manifestazioni collegate al tempo libero.
L’accompagnatore naturalistico o guida escursionistica ambientale fa conoscere ai visitatori parchi, riserve e zone di interesse naturalistico, svolgendo un’attività didattica e divulgativa legata all’ambiente. Deve quindi essere competente in materia di flora, fauna, geologia, ecologia e conoscere approfonditamente il territorio, in particolare geografia, topografia e orientamento, tradizioni e storia locale. È importante avere anche nozioni di primo soccorso. Può lavorare con gruppi di turisti o scolaresche e deve quindi avere una buona dialettica, capacità didattiche e di animazione e ovviamente passione per la natura e il territorio.
Il bagnino o ‘assistente bagnanti’ – come da definizione ufficiale della Federazione Italiana Nuoto (FIN) – è una persona di età compresa tra i 16 e i 65 anni che vigila sulla sicurezza di chi frequenta stabilimenti balneari e piscine. Suo obiettivo prioritario è prevenire gli incidenti ‘educando’ a un comportamento responsabile, ma qualora dovessero verificarsi situazioni di pericolo è in possesso delle competenze pratiche e teoriche per intervenire e scongiurare il peggio.
L’addetto alle vendite in lavora in un negozio e svolge la mansione di indirizzare i clienti verso un tipo di acquisto, consigliando loro e esponendo le qualità del prodotto offerto. Nei negozi di dimensione ridotta, l’addetto alle vendite si occupa anche della cassa e del magazzino e in alcuni casi, si occupa anche dell’allestimento delle vetrine. Un buon addetto alle vendite deve avere grandi capacità oratorie, in modo da descrivere nel migliore dei modi le qualità del prodotto che si vuole vendere. Deve anche saper rispondere alle domande del cliente, sapendo essere convincente.
Sono le mansioni tipiche dell’inserviente impiegato di una struttura alberghiera, o di un villaggio turistico. Richiedono sempre il contatto con i clienti, quindi è necessario avere molta cortesia, disponibilità e soddisfare le loro richieste.
I camerieri ai piani sono il punto di riferimento della pulizia, dell’immagine e della piena efficienza dell’hotel: si occupano non solo della pulizia ma anche della comunicazione tra reparti e della cura del cliente. Alcune delle mansioni coincidono con quelle dei facchini, che sono anche responsabili della distribuzione dei bagagli sul carrello e del loro trasporto, della gestione di eventuali reclami e della gestione delle schede dei clienti.
Il ruolo dell’Assistente turistico per disabili è quello di accompagnare e sostenere nel tempo libero (viaggi, vacanze, gite, turismo) persone con disabilità mentale, fisica o sensoriale di età inferiore a 65 anni.
L’assistente deve saper affiancare il disabile nelle attività giornaliere (pulizia personale, vestizione, nutrizione, aiuto nell’assunzione dei pasti, corretta deambulazione, movimento arti invalidi, corretto uso di ausili…); collaborare attivamente alle attività svolte nei vari ambienti predisposti alla socializzazione, all’integrazione sociale e alla riabilitazione; prestare aiuto nel governo dell’alloggio e dell’ambiente di vita (cura dell’alloggio, preparazione dei pasti, predisposizione delle strutture finalizzate alle attività occupazionali o del tempo libero); gestire in collaborazione con gli operatori le attività ricreative-culturali e/o occupazionali promosse dalla struttura; offrire, se possibile, accompagnamento per eventuali visite mediche; svolgere compiti di tipo organizzativo-turistico (prenotazioni, biglietti, agevolazioni…); conoscere come le agenzie turistiche rispondono alle esigenze dei disabili; progettare nei particolari un viaggio per una o più persone disabili.
Sono gli impieghi stagionali scelti da chi ha esperienza e ama lavorare con un target d’utenza dai 0 ai 17 anni. La normale richiesta di baby-sitting per famiglie di privati, tende ad aumentare nel periodo in cui scuole e asili rimangono chiusi e i genitori hanno bisogno di collaboratori nella gestione della quotidianità dei figli. Inoltre spesso le famiglie richiedono il supporto di un/a babysitter anche durante le ferie, in questo caso normalmente, in cambio della cura dei bambini, oltre al normale stipendio sono assicurate le spese di vitto e alloggio e del viaggio fino alla località turistica prescelta.
In alternativa è possibile cercare lavoro nei centri diurni organizzati da ogni comune per gruppi di bambini iscritti alla scuola primaria o, meno spesso, alla secondaria di primo grado; oppure nei centri vacanza. I “centri di vacanza” sono strutture ricettive adatte ad ospitare bambini e a ragazzi dai 6 ai 17 anni. Di solito sono situati in località di interesse naturalistico e, proprio per questa ragione, offrono l’opportunità di una vacanza a stretto contatto con la natura e favoriscono la pratica di giochi e sport all’aperto. In ogni soggiorno, in base all’età dei ragazzi e alle caratteristiche del luogo, gli animatori organizzano attività sportive, artistiche o ludiche, che offrono spazio alla creatività e all’espressione dei ragazzi e favoriscono la socializzazione.
Infine, all’interno delle strutture turistiche meglio organizzate (alberghi, villaggi, navi da crociera) sono previste figure di animatori esperti nella gestione dei più piccoli (animatori mini/junior club).
Alcuni link utili per:
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